“Bologna Modernissima” di Flavio Favelli

Categoria: Arte e cultura

Dal 28 giugno al 28 agosto 2023 Galleria Cavour 1959 presenta “Bologna Modernissima” di Flavio Favelli, una rassegna che racconta il rapporto di un artista con la città attraverso i suoi segni e le sue storie in un percorso originale per riscoprirne l’identità.

L’inaugurazione si terrà mercoledì 28 giugno alle 18.00. Tutti i giovedì, venerdì, sabati del mese di luglio (fino a venerdì 28) la mostra sarà aperta e visitabile dalle 17.00 alle 19.00. Il pubblico potrà ricevere informazioni sulle opere e sull’artista e sarà accompagnato nella visita (gratuita).

Flavio Favelli espone in Galleria Cavour 1959 una selezione di opere scelte appositamente per un luogo speciale che i bolognesi hanno sempre considerato come il proprio salotto. Il “passaggio” razionalista che unisce quattro piazze della città diventa quindi il fulcro di una sperimentazione di arte contemporanea che vede la rassegna di Favelli integrarsi all’interno di un progetto che vuole promuovere artisti del territorio e prossimamente anche giovani talenti italiani emergenti.

Per Favelli le opere “Insegna Bolognese”, “Insegna Bologna Centro”, “Derby” la vetrina poster con le squadre di Calcio Bologna-Fiorentina, il collage “Bologna Juve”, il poster di “Arte Fiera 77” fino a un pannello dipinto rosso blu diventano opere per far parlare un luogo, e anche spie luminose per raccontare un personale rapporto con la città che si nutre di lontananza e vicinanza.

Tutti i rapporti che hanno a che fare con l’identità e con un territorio, avranno sempre dei confini e riflettono conflitti – spiega Flavio Favelli – Essendo nato a Firenze e avendo vissuto sempre a Bologna, dall’età dei 6 anni, ho sperimentato il grande conflitto che generava l’appartenenza identitaria e culturale fra le due città. L’ho vissuto in casa, visto che il forte contrasto in famiglia fu esasperato proprio dal diverso sangue dei miei genitori. Così ci si trova fra due fuochi, fra due mondi che si possono guardare dall’esterno in modo distaccato, senza pathos, i fasti insieme alle miserie. Bologna Modernissima è dunque un’esposizione su Bologna, su documenti, oggetti, elaborati, quindi opere. Dei correlativi oggettivi che discutono su segni e storie della città, della sua identità, che l’arte riesce ad osservare con sufficienza”.

 

Galleria Cavour è sempre stata sinonimo di moda, arte e cultura – afferma Paola Pizzighini Benelli,  presidente della Fondazione Palazzo Boncompagni e Galleria Cavour –  Qui aveva sede una delle più famose gallerie bolognesi, la Galleria de’ Foscherari che ha esposto negli anni Sessanta opere dell’Arte Povera, con la mostra curata da Germano Celant nel 1968, dove sono state esposte le prime opere di Michelangelo Pistoletto. E proprio il maestro Pistoletto, in seguito alla mostra allestita a Palazzo Boncompagni nel 2021, ha deciso di lasciare a Bologna la sua opera più simbolica, il Terzo Paradiso, perché fosse esposta nel Trivio della Galleria.

All’inizio di quest’anno, grazie alla Fondazione Palazzo Boncompagni che ha offerto una residenza d’artista a Ester Grossi e Amalia Mora, abbiamo realizzato in Terrazza Green la mostra “Galleria. Ouverture”, una rivisitazione dell’architettura razionalista di Galleria Cavour attraverso immagini digitali dal punto di vista delle nostre artiste. Ora siamo felici di ospitare una nuova mostra con l’artista Flavio Favelli, che ci racconta il suo delicato e contradditorio rapporto con Bologna”.

 

Un luogo, Galleria Cavour 1959, dove riscoprire le tracce di una contemporaneità che si riflette anche nelle innovazioni che questo spazio – diventato carbon neutral grazie alla sua attenzione alla sostenibilità – continua a comunicare ai propri visitatori.

 

questo link è possibile scaricare le immagini della mostra

 

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