
Categoria: Arte e cultura
Dopo il successo della mostra antologica alla GAM di Nervi, Genova, Palazzo Boncompagni offre alla città, una significativa selezione di 24 opere del grande artista Marino Marini, a più di dieci anni dall’esposizione al Museo Civico Archeologico. Se allora il confronto si proponeva con l’arte antica, egizia etrusca e romana, ora le sue opere colloquiano con il maturo rinascimento, di cui Palazzo Boncompagni è straordinario esempio. Cavalieri e cavalli a Palazzo, a cura della Fondazione Marino Marini di Pistoia e organizzata da Palazzo Boncompagni, sarà aperta al pubblico dal 26 febbraio al 15 maggio 2022 in via del Monte 8, con orari dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.
In mostra 24 opere – 23 di proprietà della Fondazione e una scultura in gesso proveniente da una collezione privata –, realizzate dal 1939 al 1963 e dedicate ad uno dei temi più cari all’artista, quello dei cavalieri e dei cavalli, che l’hanno reso famoso nel mondo, come il superbo L’angelo della città che, affacciato sul Canal Grande, accoglie i visitatori al Museo Peggy Guggenheim di Venezia. Insieme alle 18 sculture sono esposte anche 6 grandi opere pittoriche, a testimonianza della qualità del pennello di Marino Marini.
“Concepire una forma per me è accorgersi del colore – visione di colore – animosità della vita – animosità della forma. Ho cercato nel colore l’inizio di ogni idea che doveva diventare qualcosa. Dipingere è mettersi nella poesia del fatto, e il fatto nel fare diventa vero”. Il gruppo equestre è il soggetto più conosciuto di Marini: un vero e proprio simbolo, un linguaggio originalissimo adottato per leggere la realtà e raccontare la condizione umana attraverso le figure che, nel tempo, si fanno sempre meno definite e sempre più metaforiche.
“C’è tutta la storia dell’umanità e della natura nella figura del cavaliere e del cavallo, in ogni epoca. È il mio modo di raccontare la storia. È il personaggio di cui ho bisogno per dare forma alla passione dell’uomo (…).” Le opere, anche di grandi dimensioni, sono ambientate nelle sale rinascimentali di Palazzo Boncompagni, da poco riaperto al pubblico, che fu la residenza in cui nacque e visse Papa Gregorio XIII, fino alla salita al soglio pontificio il 13 maggio 1572.
Il Palazzo, nel suo nucleo originario, è opera dell’architetto Baldassarre Tommaso Peruzzi (1481-1536) ma il suo completamento ed ornamento, sia per l’interno che per l’esterno, vanno attribuiti a Ottaviano Mascarino e, soprattutto a Jacopo Barozzi, detto il Vignola (1507-1573). Esempi della forza e della maturità figurativa e strutturale che ne contraddistinguono l’opera sono la splendida scala elicoidale e il portale che dal loggiato dà accesso alla scala.
La mostra è accompagnata da un catalogo con le fotografie delle opere riprese nell’ambiente, testi e un corredo di immagini d’epoca dagli scatti generosamente concessi da Aurelio Amendola, grande fotografo di artisti e amico e concittadino di Marino Marini.
Questa di Marino Marini è la seconda mostra organizzata da Palazzo Boncompagni che prosegue nel suo intento di approfondire l’opera di artisti contemporanei per arricchire ulteriormente l’offerta espositiva della città, offrendo ai bolognesi, e non solo, anche l’occasione di scoprire e visitare uno dei più bei palazzi rinascimentali del centro storico normalmente non accessibile al pubblico.
Le opere di Marino Marini sono presenti in molti musei, in Italia e all’estero: in Italia oltre che nelle due Istituzioni monografiche – la Fondazione Marino Marini di Pistoia e il Museo Marino Marini di Firenze – sono ai Musei Vaticani, al Palazzo del Quirinale e al Museo del ‘900 di Milano con alcune sale a lui dedicate.
I tre esemplari de L’idea di un’Immagine (1969-70) si trovano a Berlino (Deutscher Bundestag), a Gerusalemme (The Israel Musuem) e a Tokyo (Museum of Art).
Il legno policromo Ersilia (1930-49) e altre dieci sculture si trovano al Kunsthaus di Zurigo, mentre la Pomona (1972) insieme ad altre 20 sculture si trovano al Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco.
Tra le più prestigiose raccolte d’oltreoceano, opere del Maestro sono al Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, dove insieme ad altre 20 sculture è possibile ammirare il Cavaliere (1952-53), mentre ad Aichi Komaki-City, Menard Art Museum si trova il legno policromo L’angelo della città, e Dancer (1948) al MoMa di New York.
La mostra Cavalieri e Cavalli a Palazzo, organizzata da Palazzo Boncompagni e curata dalla Fondazione Marini Marini di Pistoia in collaborazione con Palazzo Boncompagni, rientrerà nella decima edizione di ART CITY Bologna, dal 7 al 15 maggio 2022; in questi giorni l’orario di apertura sarà continuato, dalle 11.00 alle 19.00 e sabato 14 maggio per la ART CITY White Night dalle 12.00 alle 20.00.
BIOGRAFIA MARINO MARINI
Marino Marini nasce nel 1901 a Pistoia e si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Nel 1928 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia alla quale ritornerà in diverse occasioni (1930-32-36-40-46-52).
Nel 1930 subentra ad Arturo Martini nella cattedra di Plastica all’Istituto Superiore delle Arti Applicate di Monza.
In un viaggio in Germania, durante il 1934, visita la cattedrale di Bamberg e ha modo di ammirare la statua equestre lapidea di Enrico II, che più tardi dichiarerà essere una fonte per i suoi Cavalieri.
Nel 1937 partecipa alla Exposition Universelle di Parigi dove vince il Grand Prix di Scultura con un Pugile ligneo che entra nelle collezioni dello stato francese.
L’anno successivo sposa Mercedes Pedrazzini.
Nel febbraio 1941 è nominato “per chiara fama” professore di scultura all’Accademia Albertina di Torino; nel giugno viene trasferito all’Accademia di Brera ma già l’anno dopo, a dicembre, in seguito al bombardamento di Milano che ha causato la perdita di numerose opere, si stabilisce con la moglie a Tenero, nei pressi di Locarno.
Qui frequenta Alberto Giacometti, Fritz Wotruba, Germaine Richier e Hermann Haller.
Nel ’48 in occasione della Biennale di Venezia, dove realizza una sala personale, incontra il gallerista americano Curt Valentin, che lo introduce al mondo dell’arte oltreoceano: partecipa alla collettiva “Modern International Sculpture” alla Buchholz Gallery di New York (‘48), è invitato all’ esposizione “Twentieth Century Italian Art” organizzata al Museum of Modern Art di New York da Luigi Toninelli (‘49). Incontra Peggy Guggenheim, che acquista un esemplare in gesso di un Cavaliere, lo fa fondere in bronzo e lo colloca, col titolo L’Angelo della città, nella casa-museo di Ca’ Venier dei Leoni. Nel 1950 soggiorna per la prima volta negli Stati Uniti.
Nel 1952 gli è assegnato il Gran Premio della Scultura alla Biennale di Venezia e due anni dopo l’Accademia Nazionale dei Lincei gli conferisce il Premio Internazionale Feltrinelli per la Scultura.
Molti musei internazionali cominciano ad acquisire le sue opere, Palma Bucarelli prevede una sala a lui dedicata nel riallestimento della Galleria nazionale d’Arte Contemporanea di Valle Giulia a Roma.
Al Centro Studi “Piero della Francesca” di Milano, nel 1972, viene allestita una grande mostra dei suoi ritratti “Personaggi del XX secolo”. In quella occasione riceve la cittadinanza onoraria e dona un cospicuo nucleo di opere, con le quali viene allestito il Museo Marino Marini nella Galleria Comunale d’Arte
Moderna.
Nel 1976 la Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco gli dedica una sala permanente di sculture e dipinti, mentre due anni dopo viene organizzata una esposizione itinerante di sculture e di pitture nei musei giapponesi. Dona al Museo d’ Arte Moderna di Parigi un Cavaliere in bronzo.
A Pistoia nel 1979 viene inaugurato il Centro di Documentazione dell’opera di Marino Marini e la primavera dopo, pochi mesi prima della sua scomparsa, avvenuta nell’agosto, viene ratificata la donazione per costituire a Firenze il Museo Marino Marini.
Nel 1983 è istituita a Pistoia, per volontà della moglie, la Fondazione Marino Marini e cinque anni dopo, nel 1988 a Firenze viene inaugurato nell’ex-chiesa di San Pancrazio il Museo Marino Marini.
Organizzazione:
Palazzo Boncompagni
Sede:
Palazzo Boncompagni, via Del Monte 8, Bologna
Periodo di apertura:
dal 26 febbraio al 15 maggio 2022
Orari:
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Lunedì chiuso.
Ingresso:
Libero su prenotazione alla pagina marini.palazzoboncompagni.it (attiva dal 25 febbraio).
Per accedere alla mostra è necessario essere in possesso di Green pass rinforzato.
Palazzo Boncompagni mette a disposizione dei visitatori una guida che li condurrà alla visita della mostra e alla scoperta di parte del Palazzo, capolavoro architettonico del Rinascimento italiano.