Saint Laurent Productions partecipa al 77° Festival di Cannes con tre lungometraggi: “Emilia Perez” di Jacques Audiard, “The Shrouds” di David Cronenberg e “Parthenope” di Paolo Sorrentino.
Saint Laurent Productions è una filiale registrata della Maison e segna la prima casa di moda ad annoverare tra le sue attività la produzione cinematografica a tutti gli effetti. La divisione, ideata da Anthony Vaccarello per Saint Laurent, è in linea con la volontà di Vaccarello di guidare il marchio verso il futuro, facendo eco all’ampiezza e alle sfumature cinematografiche delle sue collezioni.
Producendo film, il nome di Saint Laurent è ancorato nel tempo.
Quando viene messa su una campagna pubblicitaria di moda, è così veloce che un mese dopo, ce ne dimentichiamo”
Anthony Vaccarello
L’idea, che ha preso il via un anno fa con il corto western queer di Pedro Almodovar, Strange Way of Life con Pedro Pascal ed Ethan Hawke, ha una doppia valenza. Diversifica rispetto al puro fashion e ha un ritorno di visibilità sul pubblico cinematografico, oltre a creare spesso i costumi del casting. Come accade in Emilia Perez con un abito sirena rosso che indossa la coprotagonista Zoe Saldana.
Lo stilista belga e ora produttore, che si autodefinisce cinefilo, fan di Pasolini o Fassbinder, ha scelto lui stesso i registi, tra i nomi del cinema e ha chiesto di essere associato a loro fin dalla fase di scrittura della sceneggiatura. Vaccarello dice anche di voler “collaborare con giovani registi” in futuro.
Questi registi non mancano mai di aprirmi la mente e, in un certo senso, la visione singolare e radicale che portano al cinema mi ha reso la persona che sono oggi”
Anthony Vaccarello