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Arte e Bellezza in un Unico Luogo

La cultura è nel cuore di tutto ciò che facciamo. Galleria Cavour 1959 è il luogo dove arte e moda si uniscono per creare una sinergia unica. 

Galleria Cavour 1959 ospita regolarmente eventi culturali, mostre d’arte e iniziative che permettono ai visitatori di scoprire il patrimonio culturale italiano fatto di moda e bellezza in un luogo straordinario.

/01 UNA GALLERIA NELLA GALLERIA

Nel 1962, Enzo Torricelli, Pasquale Ribuffo e Franco Bartoli inaugurano, all’interno di Galleria Cavour, la Galleria d’arte de’ Foscherari, una “galleria nella galleria”, che diventa il simbolo dell’arte contemporanea a Bologna.

Nel 1963, la Foscherari presenta un evento innovativo chiamato Tre progressioni con artisti come De Vita, Cuniberti e Pozzati.

Le tre progressioni
“Le tre progressioni”, Cuniberti –  De Vita – Pozzati, 1963 / Galleria de’ Foscherari

Tanti gli artisti che gravitarono intorno alla Foscherari facendone un importante polo culturale: Mario Ceroli, Pirro Cuniberti, Germano Sartelli, Claudio Parmiggiani, Piero Manai, Concetto Pozzati e Mario Schifano, che usava scatenare il suo estro creativo in sessioni notturne all’interno dello spazio espositivo in Galleria.

Nel 1968, la galleria ospita una delle prime mostre del movimento dell’Arte Povera, promosso dal critico Germano Celant, dove sono state esposte tra l’altro le prime opere di Michelangelo Pistoletto.

Emilio Prini ipotesi sullo spazio totale “Arte Povera”, Mostra del 1968 a cura di Germano Celant

/02 GALLERIA D’ARTE SANLUCA

In quegli anni Galleria Cavour 1959 ospitava anche un’altra importantissima galleria.
La Galleria d’Arte Sanluca venne inaugurata nell’autunno del 1965 grazie all’iniziativa di Marilena Camerini Maj e Giuseppina Scardovi, su consiglio del rinomato critico e storico dell’arte Francesco Arcangeli, che vi presentò l’artista Constant Permeke.
La Sanluca, situata strategicamente nel cuore della città, in Galleria Cavour 1959, beneficiò fin da subito di una posizione privilegiata, guadagnandosi un posto di rilievo nel panorama artistico bolognese. Franco Solmi, direttore della Galleria Comunale d’Arte Moderna, sottolineava come fosse essenziale per una galleria conciliare l’aspetto commerciale con la promozione della cultura, offrendo ai collezionisti non solo opere, ma autentiche espressioni artistiche.
Dopo la mostra di debutto dedicata a Permeke, la Galleria Sanluca ospitò numerose esposizioni di grandi maestri bolognesi come Athos Casarini, Pompilio Mandelli, Sergio Vacchi, Pirro Cuniberti, Vasco Bendini, oltre ai giovani talenti emergenti come Maurizio Bottarelli e Paolo Pasotto. Negli spazi della galleria esposero anche artisti internazionali di spicco, tra cui Leoncillo, i membri del gruppo Cobra come Jorn, Alechinsky e Appel, oltre a Jean Fautrier e Hann Trier.

Un momento significativo per la galleria fu il ritorno di Alberto Burri nel 1969, dopo un periodo di silenzio creativo. Burri presentò sei nuovi quadri, segnando un punto di svolta nella sua carriera artistica.

Alberto Burri
Alberto Burri, Galleria Sanluca, Bologna

/03 OPEN GALLERIA: UN VIAGGIO NELL’HERITAGE DI GALLERIA CAVOUR 1959

Nel 2020 e 2021, la mostra “Open Galleria” curata dall’architetto Daniele Vincenzi, ha invitato i visitatori a esplorare le radici storiche di Galleria Cavour, un’icona di Bologna sin dal 1959. Attraverso una narrazione visiva fatta di foto d’epoca, progetti e memorabilia, l’esposizione ha celebrato l’evoluzione della Galleria, dai suoi primi passi all’ingresso dei grandi marchi italiani e internazionali.

Situata nel cuore della Galleria, accanto all’Emporio Armani Caffè, la mostra è stata concepita in modalità “sotto vetro” per permettere al pubblico di apprezzare questa eredità visiva senza entrare fisicamente nello spazio espositivo. Le immagini hanno raccontato uno spazio profondamente urbano, con dettagli architettonici che richiamavano il passato e riflettevano i cambiamenti dell’ambiente circostante.

Dalle prime boutique storiche, come Bang Bang Lady e Galleria Foscherari, a luoghi iconici come il Caffè Viscardi, la mostra ha svelato i tanti volti di Galleria Cavour 1959, ponte tra memoria e modernità. “Open Galleria” ha continuato a rappresentare un punto d’incontro tra arte e cultura, preservando l’identità di Bologna e valorizzando uno dei suoi simboli più eleganti.

Dalla mostra Open Galleria, Bologna 2020

Dalla mostra Open Galleria, Bologna 2020
Dalla mostra Open Galleria, Bologna 2020

Dalla mostra Open Galleria, Bologna 2020

La Mostra ha visto esposti documenti che narrano le origini di Galleria Cavour (erano gli anni 50). Nel 1956, la boutique per bambini “Baby’s Cot” fu la prima ad aprire in via Foscherari, seguita, alla fine degli anni ’50, da numerose vetrine di moda, che hanno trasformato Galleria Cavour in un’elegante destinazione per lo shopping. Luoghi iconici come il Caffè Viscardi, la boutique Bang Bang Lady e la Galleria Foscherari, insieme agli uffici della SIAE, contribuirono a consolidare la fama della Galleria. Il progetto iniziale, con spazi urbani integrati e strutture luminose, è stato modificato negli anni per accogliere i grandi marchi della moda, dando vita a uno spazio commerciale sempre più evoluto e versatile, con il quadrivio come centro pulsante di attività e iniziative.

/04 MICHELANGELO PISTOLETTO

Tante le iniziative culturali e gli eventi ospitati in Galleria nel corso degli anni: mostra I primi 100 anni di Maserati, Bologna Design Week (in collaborazione con Roche Bebois e Technogym), la White Truffle Night, mostra La Piccola Gioconda, Giardini e Terrazzi, Asta ANT e tanti altri.

Fino ad arrivare ai giorni nostri, nel 2022, quando il maestro Michelangelo Pistoletto decide di lasciare a Bologna la sua opera più simbolica, il Terzo Paradiso, perché fosse esposta nel Trivio di Galleria Cavour 1959.

Il fatto che la Galleria sia l’unico spazio commerciale nel quale l’artista abbia mai installato questa sua opera, come segno della condivisione degli obiettivi e come segnale di rinascita, è particolarmente significativo all’interno del percorso verso la sempre maggiore riduzione dei consumi e degli sprechi intrapreso da Galleria Cavour 1959.

Il Terzo Paradiso
“Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto in Galleria Cavour 1959

Galleria racconta quindi una storia di rinascita e di speranza, tematica ripresa con il festeggiamento del Rebirth Day, giorno della rinascita istituito dall’artista Pistoletto. Il 21 dicembre 2022 e 2023 Galleria Cavour 1959 ha regalato alla città due eventi che univano arti visive e performative.

“Rebirth Day”, Galleria Cavour 1959, 21 dicembre 2022
Rebirth Day 2023
“Rebirth Day”, Galleria Cavour 1959, 21 dicembre 2023

/ 05 GALLERIA. OUVERTURE

Da gennaio a marzo 2023, grazie alla sinergia con la Fondazione Palazzo Boncompagni che ha offerto una residenza d’artista a Ester Grossi e Amalia Mora, Galleria Cavour 1959 ha ospitato una speciale mostra nella sua Terrazza Green, spazio inaugurato recentemente e rivestito da un prato realizzato in materiali di recupero.

Qui, in un vero e proprio spazio museale, si è tenuta “Galleria. Ouverture” una rivisitazione dell’architettura razionalista di Galleria Cavour 1959 attraverso immagini digitali dal punto di vista delle artiste, Ester Grossi e Amalia Mora.


Ester Grossi e Amalia Mora, “Ouverture“, 2022

Ester Grossi e Amalia Mora, “Ouverture Policroma“, 2022

Galleria Cavour 1959 è sempre stata sinonimo di moda, arte e cultura. Grazie alla Fondazione Palazzo Boncompagni che ha offerto una residenza d’artista a Ester Grossi e Amalia Mora, siamo felici di aver avuto una mostra in Galleria, nella Terrazza Green. Si è trattato di una rivisitazione dell’architettura di Galleria Cavour attraverso immagini digitali dal punto di vista delle artiste.

Paola Pizzighini Benelli, Amministratore Unico di Magnolia SRL

/ 06 BOLOGNA MODERNISSIMA

A luglio 2023 è la volta di una rassegna che racconta il rapporto di un artista con la sua città attraverso i suoi segni e le sue storie in un percorso originale per riscoprirne l’identità.

L’artista è Flavio Favelli, la città Bologna.
In Galleria Cavour 1959, Favelli espone una selezione di opere scelte appositamente per un luogo speciale che i bolognesi hanno sempre considerato come il proprio salotto. Il “passaggio” razionalista che unisce quattro piazze della città è diventato quindi il fulcro di una sperimentazione di arte contemporanea che vede la rassegna di Favelli integrarsi all’interno di un progetto che vuole promuovere artisti del territorio e prossimamente anche giovani talenti italiani emergenti.


Flavio Favelli, “Bolognese”, 2022

Flavio Favelli, “Bologna Centro”, 2023

Per Favelli le opere “Insegna Bolognese”, “Insegna Bologna Centro”, “Derby” la vetrina poster con le squadre di Calcio Bologna-Fiorentina, il collage “Bologna Juve”, il poster di “Arte Fiera 77” fino a un pannello dipinto rosso blu sono diventate opere per far parlare un luogo, e anche spie luminose per raccontare un personale rapporto con la città che si nutre di lontananza e vicinanza.

07 / I VESTITI DELLE STAR

La moda è cultura e si esprime in tante forme d’arte e Galleria Cavour 1959 le mette tutte assieme portandoci a rivivere un percorso nella storia della moda ma anche in quella del cinema, della musica e delle sue interpreti per le quali l’abito diventa il veicolo della loro grandezza di star. 
Dal 15 settembre al 15 ottobre 2023 Galleria Cavour 1959 ha ospitato infatti I vestiti delle star.  Da Capucci a Yves Saint Laurent abiti dalla collezione di Cecilia Matteucci Lavarini, rassegna che ha visto “in vetrina” una selezione di 5 capi iconici dalla collezione di Cecilia Matteucci Lavarini, dal guardaroba di varie celebrità. Una mostra che si inserisce nella missione di Galleria Cavour 1959 che sin dalle sue origini ha dettato lo stile e la moda in città attraverso le sue prestigiose boutique con firme di grandi stilisti. 

Sono contenta di inaugurare questa mostra proprio poco prima della settimana della moda. Tra qualche giorno si terranno le sfilate Primavera/Estate a Milano e questa mostra vuole dimostrare il forte legame di Galleria Cavour 1959 con la capitale della moda italiana, rappresentando il cuore della moda a Bologna. Per noi, come per tutti, la moda è una delle più grandi forme e linguaggi dell’arte, e Cecilia Matteucci Lavarini ne è una delle maggiori interpreti contemporanee”. 

Paola Pizzighini Benelli, Amministratore Unico di Magnolia SRL

Da sinistra, abito maculato di Yves Saint Laurent, dal guardaroba di Jeanne Moreau, 1994; abito arancio di Roberto Capucci dal guardaroba di Raina Kabaivanska, anni ’80 [Collezione Cecilia Matteucci Lavarini]
Abito di Shirley Bassey
A sinistra, l’abito di Douglas Darnell in esposizione in Galleria Cavour 1959; a destra, Shirley Bassey indossa l’abito in un’esibizione del 1995 [Collezione Cecilia Matteucci Lavarini]

A Natale 2023 I Vestiti delle Star si presenta in una speciale Christmas Edition e mette in mostra un abito di scena di Shirley Bassey disegnato da Douglas Darnell nel 1990.

Gli abiti provengono dalla straordinaria collezione di Cecilia Matteucci Lavarini, che nel suo guardaroba vanta oltre 3000 capi di couture che continua a indossare per farli vivere da “stilista di se stessa attraverso le creazioni altrui”, come è stata definita.

08 / PIETRO TERZINI
I’LL BE HERE ANY TIME

Dal 19 dicembre 2023 all’8 febbraio 2024 una scritta luminosa campeggia sulla facciata di Galleria Cavour 1959 a Bologna.
Si tratta di I’ll be here any time, una straordinaria installazione dell’artista milanese Pietro Terzini che ci invita a vivere appieno la nostra vita, allineandosi ai valori di sostenibilità e armonia di uno dei luoghi simbolo della città.

Pietro Terzini in Galleria Cavour 1959
“I’ll be here any time” di Pietro Terzini in Galleria Cavour 1959

Il lavoro di Pietro Terzini spazia dal digitale alla fine art, passando per la street art. Al centro della sua arte c’è infatti il mondo contemporaneo in cui la moda gioca un ruolo centrale insieme al capitalismo, al consumismo e all’amore nell’era dei social media.

L’artista collabora con alcuni dei più importanti brand del mondo, tra cui Nike e Tod’s, e ha esposto le sue opere in Italia, Svizzera e negli Stati Uniti.

Il messaggio di Pietro Terzini è perfettamente allineato e coerente con la visione di Galleria Cavour 1959, sin dalla sua nascita luogo di incontro al centro di Bologna che sempre di più vuol unire arte, moda e sostenibilità in progetti che si distinguano per una continua ricerca di valori condivisibili e universali.”. 

Paola Pizzighini Benelli, Amministratore Unico di Magnolia SRL

09 / IL QUADERNO DIDATTICO

A dicembre 2024 la Fondazione Palazzo Boncompagni lancia il nuovo quaderno didattico “Giorgio Pizzighini. L’ingegnere coraggioso. Galleria Cavour 1959 raccontata ai bambini e alle bambine” (Pendragon Editore), un testo dedicato ai più piccoli che svela la storia di uno dei luoghi più iconici di Bologna. Ideato per bambini a partire dagli 8 anni, ma adatto anche ai più piccoli con l’aiuto degli adulti, il quaderno invita a scoprire Galleria Cavour 1959 attraverso giochi interattivi e stimoli creativi.

10 / GALLERIA CAVOUR 1959 SI ILLUMINA DI GRATITUDINE CON PIETRO TERZINI

Dal 13 dicembre 2024, la facciata di Galleria Cavour 1959 accoglie una nuova, emozionante installazione luminosa firmata dall’artista milanese Pietro Terzini. La scritta, composta dalle parole:
“Grateful / for small things / for big things / and everything in between”,
invita i visitatori e i passanti a riflettere sul valore della gratitudine, un sentimento che attraversa ogni aspetto della vita, dalle piccole gioie quotidiane fino ai momenti più significativi.

L’installazione luminosa non è solo un’opera d’arte, ma un messaggio universale in sintonia con lo spirito di Galleria: da sempre luogo di incontro, scambio e condivisione nel cuore di Bologna.

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🖼️ Una Galleria nella Galleria!

📆 Era il 1962, quando Enzo Torricelli, Pasquale Ribuffo e Franco Bartoli inaugurarono in @galleriacavour1959 la Galleria d’arte de’ Foscherari, che diventò presto il simbolo dell’arte contemporanea a Bologna.

🧑🏻‍🎨 Tanti gli artisti che gravitarono intorno alla Foscherari, facendone un importante polo culturale.

🌙 Un giovane Mario Schifano usava scatenare il suo estro creativo in sessioni notturne all’interno dello spazio espositivo in Galleria!

🖼️ Nel 1968 proprio qui furono esposte le prime opere di Michelangelo Pistoletto in una delle prime mostre di Arte Povera.
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🖼️ A Gallery within the Gallery!

📆 It was 1962, when Enzo Torricelli, Pasquale Ribuffo and Franco Bartoli inaugurated the Galleria d’arte de’ Foscherari in @galleriacavour1959, which soon became the symbol of contemporary art in Bologna.

🧑🏻‍🎨 Many artists gravitated around the Foscherari, making it an important cultural hub.

🌙 A young Mario Schifano used to unleash his creative flair during night sessions inside the exhibition space in the Gallery!

🖼️ In 1968, the first works by Michelangelo Pistoletto were exhibited right here in one of the first Arte Povera exhibitions.
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📔 Sfogliamo insieme il Quaderno didattico di @galleriacavour1959?

🥰 L’Ing. Giorgio Pizzighini racconta la storia della Galleria ai bambini attraverso giochi e indovinelli, svelando aneddoti e curiosità su questo luogo iconico della città. 
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📔 Shall we browse the @galleriacavour1959 Educational Notebook together?

🥰 Eng. Giorgio Pizzighini tells children the story of the Gallery through games and riddles, revealing anecdotes and curiosities about one of the city’s most iconic locations.
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💫 The light installation celebrates our desires, values ​​and best wishes for the new year!

➡️ You can see it until February 15th 2025 at @galleriacavour1959 in Bologna!
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📸 Credits @visivalab 
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